Niko Kumer


“La sicurezza antincendio è l’argomento caldo”

“La qualità del lavoro è ciò che crea un buon
edificio in legno”.


Niko Kumer è responsabile ricerca e sviluppo presso Stora Enso per le costruzioni in legno massiccio, in particolare sui temi della fisica degli edifici, dell’acustica e della sicurezza antincendio.

Quali sono secondo lei le lacune informative ed i pregiudizi più rilevanti riguardo alle costruzioni in legno? Dove pensa che sia necessario indirizzare attività di ricerca? 

La sfida più grande che sta emergendo è la sicurezza antincendio. Ci sono molte lacune nella conoscenza di questo argomento, poiché abbiamo riconosciuto che i metodi con cui gestiamo questo tema potrebbero non essere perfetti per descrivere il comportamento del legno. Le metodologie di test che utilizziamo ora sono state sviluppate per altri materiali; li abbiamo presi in prestito e li abbiamo applicati al legno. Ora diversi paesi stanno mettendo in dubbio la loro validità e tutti ci chiediamo: dovremmo riscrivere lo standard?

Il secondo argomento di interesse rilevante è la durabilità. Anche in questo caso, non ci sono molte risposte alla domanda: “cosa dobbiamo fare se, durante la fase di costruzione, il legno si bagna? Quanto penetra in profondità l’acqua negli elementi in legno? Come dobbiamo asciugarla?” Il tema della durabilità è strettamente correlato alla qualità della costruzione e del processo di costruzione. Abbiamo fatto un passo indietro nella prefabbricazione quando abbiamo iniziato a produrre CLT. Quando si lavora con sistemi a telaio, le pareti vengono consegnate in loco quasi finite e la struttura viene montata in pochi giorni. Al contrario, il CLT arriva sul posto spesso nella forma di pannelli di legno grezzo; a volte ci vuole una settimana prima che il tetto sia coperto, quindi può rimanere non protetto per molto tempo. Le linee di produzione di CLT sono realizzate secondo il “pensiero industriale”: tirare fuori la maggior quantità di materia possibile nel modo più veloce ed economico, con la conseguenza che ogni piccolo cambiamento rallenta il processo. Questo pensiero deve cambiare, e le future fabbriche di elementi costruttivi in legno devono essere in grado di produrre gli elementi più efficienti possibili, con il più alto valore possibile per il cliente – che è sicuramente più di un pezzo di legno nudo.

Nelle costruzioni in legno, alcune domande non hanno mai avuto risposta. C’è molta conoscenza disponibile nei paesi che hanno un’esperienza nella costruzione in legno, ma poi il mercato delle costruzioni in legno è esplosa – e questo sviluppo sfortunatamente non è stato accompagnato da una trasmissione di conoscenza.

In futuro, penso che dovremmo concentrarci sul benessere e sulla sostenibilità. C’è bisogno di ricerca per quanto riguarda la qualità dell’aria interna negli edifici in legno, a cui l’uso di materiali naturali contribuisce. Sarebbe interessante installare sensori e studiare i vantaggi di avere il legno esposto nelle pareti o nei soffitti in termini di comfort indoor.

Quali sono le soluzioni tecnologiche più utilizzate per le costruzioni in legno di grandi dimensioni?

Il sistema a telaio è molto conveniente per piccoli edifici. Quando gli edifici diventano più alti, è necessario sostenere carichi maggiori e quindi entra in gioco il CLT. È possibile assemblare facilmente edifici a sei piani sulla base di un’esperienza consolidata. Per campate più ampie, iniziano a comparire elementi nervati (travi + CLT). In Austria, Germania e Svizzera sono diffusi anche i sistemi compositi legno-cemento, soluzioni che sfruttano i vantaggi di entrambi i materiali da costruzione. Poi ci sono sistemi ibridi con telaio in acciaio ed elementi CLT, o sistemi ibridi in legno telaio-CLT, dove il CLT viene utilizzato per pavimenti e pareti che lavorano a taglio, mentre il telaio è usato per tutti gli altri elementi da costruzione.

Cosa accadrà nel futuro delle costruzioni in legno?

In futuro, il risparmio di materiale sarà un argomento importante. Sappiamo tutti che il CLT “consuma” troppo legno. Esistono soluzioni come gli elementi nervati che utilizzano molto meno materiale e garantiscono le stesse prestazioni strutturali. La costruzione in legno funzionerà nel futuro perché il legno è l’unico materiale che permette di costruire edifici rinnovabili e sostenibili. In questi giorni si parla tanto dell’iniziativa “Friday for future”: la costruzione in legno va nella stessa direzione, l’appello per un mondo sostenibile.

Per quanto riguarda il settore industriale, la sfida è la prefabbricazione, che permette di migliorare la qualità ed evitare prolungate esposizioni del legno alle intemperie in fase di cantiere. Se gli edifici in legno mostrano problemi di durabilità, l’intero settore ne risente. Inoltre, la prefabbricazione non è rilevante per tutti i paesi: è importante se vogliamo raggiungere nuovi mercati, in paesi che non hanno una forte esperienza nella falegnameria. La qualità del lavoro è ciò che definisce un buon edificio in legno. Se il materiale arriverà in loco con un grado di prefabbricazione più elevato, i tempi di costruzione si riducono, il ritorno dell’investimento è più veloce, il cantiere ha un impatto molto minore e così via … E questo significa anche che l’industria può guadagnare di più, perché i prodotti hanno un valore aggiunto più elevato. 

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